Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm) che specifica le riaperture a partire dal 18 maggio, nell’ambito della fase 2 della lotta al coronavirus.
Che cosa stabilisce? Il governo, d’intesa con le Regioni, ha permesso l’apertura delle attività produttive, con una delega però alle Regioni e alle province autonome che «possono stabilire una diversa data in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori».
Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale, per la popolazione generale il Dpcm dà il via libera a quelle fatte in casa. Indossare una mascherina è obbligatorio nei luoghi pubblici chiusi e sui mezzi di trasporto, salvo diverse indicazioni — più restrittive — stabilite dagli enti locali.
Il decreto, all’articolo 1, stabilisce che chi ha un’infezione respiratoria caratterizzata da una febbre maggiore di 37,5 gradi «deve rimanere presso il proprio domicilio» e contattare il proprio medico curante. Il Dpcm stabilisce inoltre che anziani e malati cronici debbano restare a casa salvo necessità.

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